A sette anni dall’ ultima loro pubblicazione “Rebel, Sweetheart”, i Wallflowers tornano con una nuovo lavoro chiamato “Glad All Over”, loro sesto album che segna una decade di esistenza o meglio, di permanenza, nel pianeta musicale.
I Wallflowers sono caratterizzati dalla presenza di Jakob Dylan, uno che di canzoni ne “mastica” qualcosa visto che, molto probabilmente, il DNA gioca a suo favore. Ovviamente, l’essere un “songwriting” è nel sangue, i testi ne sono la testimonianza.
Due brani del CD; “Misfits and Lovers” e il singolo “Reboot the Mission” sono caratterizzati dalla presenza di Mick Jones, una presenza determinante soprattutto nel secondo brano citato, dove il suono è praticamente riconoscibilissimo e riconducibile ad un grande e unico gruppo: i Clash.
Il resto delle canzoni riportano il disco a un suono più familiare ai Wallflowers, un suono non certamente originalissimo ma comunque non mancante di energia e sentimento. Undici brani originali ti buona fattura senza (a parte il singolo sopra detto) particolari colpi di fulmine ma non per questo noiosi e privi di emozione.
Jakob Dylan è uno dei pochi figli di padri famosi che è riuscito a crearsi una sua personale carriera senza rimanere all’ombra della figura paterna. Si è ritagliato un suo personale stile di scrittura e canto, ed è soprattutto per questo che i Wallflowers hanno ancora motivo di esistere.
Un buon disco quindi, ed anche se, non scalerà le classifiche di opinione per gli “esperti” musicali, avrà sicuramente un buon successo di vendita visto che il singolo viene trasmesso in continuazione dalle radio.
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